Masturbazione Alternativa

Masturbazione Alternativa

Una questione tanto diffusa quanto praticamente sconosciuta in Italia. Infatti la masturbazione alternativa è particolarmente studiata in America, ma non nel nostro paese.

Ma in cosa consiste la masturbazione alternativa?

I professionisti del settore la chiamano TMS (Traumatic Masturbation Syndrome) ovvero “sindrome masturbatoria traumatica”. Nell’autoerotismo alternativo, la persona invece di masturbarsi attraverso l’uso delle mani, utilizza superfici solitamente morbide come il materasso, il cuscino, angolo del divano, od oggetti simili, per fare pressione su di esse spingendoci contro i genitali e strusciandoli in modo da provare piacere. Spesso la persona si posiziona in modo prono (a pancia in giù) ma non per forza, può anche assumere altre posizioni.

Ovviamente la modalità e la superficie utilizzate dipendono dalla fantasia della persona stessa, qui ho nominato gli esempi più comuni.

La particolarità di questo tipo di masturbazione è che la persona non utilizza le mani, le quali non si avvicinano mai ai genitali, che entrano in contatto con la superficie nella maggior parte dei casi con i vestiti indossati.

E’ importante specificare che nell’esame di routine medico, viene riscontrato un individuo sano
dal punto di vista urogenetico, neurologico, ormonale e vascolare.
Questa è una constatazione piuttosto importante, per evitare di ipotizzare che questo
modo di auto-stimolazione era adattativo a causa di qualche carenza congenita, per esempio, nella sensazione.

Perchè è disfunzionale?

La masturbazione alternativa può creare problemi nella vita sessuale della persona che la pratica sia a livello individuale che in coppia, a causa di diversi motivi.

Una delle motivazioni riguarda l’abitudine, infatti il nostro corpo ha una propria memoria e si abitua alle modalità in cui proviamo piacere. Perciò imparare per anni a masturbarsi facendo molta pressione sui genitali crea un problema: nel momento in cui si pratica la masturbazione classica (con mani o bocca) o il sesso penetrativo tradizionale (con pene o sex toys), si ha difficoltà a provare piacere e a raggiungere l’orgasmo, dato che la pressione è decisamente inferiore rispetto al metodo alternativo; il sesso di coppia perciò può risultare inefficace e non piacevole.

In secondo luogo questo tipo di masturbazione è disfunzionale anche a livello fisico perchè lo strusciarsi su una superficie può creare delle micro abrasioni su pene e vagina che desensibilizzano l’area.

Inoltre le persone che la praticano spesso la utilizzano con un regime quotidiano e da molti anni, il che potrebbe anche essere servito ad alzare la soglia della sensazione, richiedendo così un’attività stimolatoria ancora più intensa per permettere l’orgasmo. Sfortunatamente, questa maggiore intensità avrebbe probabilmente alzato la soglia della sensazione piacevole
ancora più in alto, generando il proverbiale circolo vizioso.

Perchè rende la masturbazione classica o il sesso meno piacevole?

La sensazione del sesso attraverso la mano, la bocca o la penetrazione, è molto diversa rispetto alla sensazione che da il movimento e la pressione della masturbazione alternativa, che diventa una modalità esclusiva e non permette di far percepire il piacere in altri modi (che sembrano troppo “delicati”, quasi non si sentono nei casi più estremi).

La masturbazione alternativa è qualcosa che tutti noi apprendiamo e sperimentiamo quando siamo bambini, poichè nasciamo con i genitali assolutamente attivi quindi iniziamo a sperimentare fin da piccoli cosa ci provoca sensazioni piacevoli. Poi però nello sviluppo sessuale normotipico durante la pubertà/adolescenza la persona dovrebbe naturalmente modificare le proprie abitudini masturbatorie ed evolverle nella masturbazione classica. Questo passaggio evolutivo della sessualità, in alcune persone non accade e si ritrovano ad avere delle conseguenze spiacevoli.

Quali sono le conseguenze spiacevoli della masturbazione alternativa?

Purtroppo le conseguenze possono essere una grande difficoltà nel raggiungere l’orgasmo, un calo del desiderio sessuale, difficoltà di mantenere l’erezione/eiaculazione ritardata (per gli uomini), dsturbo dell’eccitazione femminile. Questi disturbi sono correlati alla masturbazione alternativa perchè la persona non riesce a provare piacere nelle modalità classiche e quindi la mancanza di piacere, essenziale nel sesso, genera una serie di difficoltà e disagi.

Quali sono i fattori psicologici coinvolti?

Ovviamente sono molteplici. Prima di tutto questa masturbazione la persona la vive in modo involontario e passivo, come se non compiesse nessuna azione effettiva dato che non entra in contatto diretto con i genitali e non si tocca autonomamente. Questa lontananza apparente dal gesto crea meno responsabilità e meno carico emotivo, quindi la masturbazione genera meno sensi di colpa/vergogna del piacere.

In secondo luogo è un piacere vissuto in un modo talmente difficile da replicare in coppia, che il piacere condiviso con il partner diventa molto complesso e a livello psicologico le persone nella relazione vivono la sessualità in modo insoddisfacente da entrambe le parti.

Le conseguenze psicologiche sono spesso negative, poichè la persona che sperimenta le difficoltà descritte, può sentirsi sola, incompresa, inadeguata, in colpa, diversa, frustrata, impotente, senza controllo del proprio piacere, ecc. Tutto ciò può portare anche a seri problemi di coppia, infatti anche il partner può sentirsi incapace di dare piacere, non abbastanza eccitante, non in grado di far godere il partner e sentirsi perciò responsabile dell’amplesso negativo.

Quali sono le cause psicologico/educative alla base della TMS?

Le cause alla base della procrastinazione della masturbazione alternativa (perchè ricordo che in infanzia è legittima), possono essere: la mancanza di un’educazione sessuale adeguata, un’educazione religiosa limitante o sessuofobica, uno sbagliato apprendimento sessuale (che non si è modificato nel tempo), difficoltà relazionali, o fimosi serrata (solo negli uomini)

Ovviamente queste sono le più comuni, quelle da indagare maggiormente, ma ce ne possono essere altre specifiche e soggettive rispetto alla persona in particolare.

E’ risolvibile?

Si è possibile risolvere ma non è di certo semplice. Il primo passo è sicuramente rendere la persona consapevole della disfunzionalità di questa modalità, ma non è abbastanza per risolvere. Infatti cambiare modalità ed imparare ad utilizzare la masturbazione tradizionale non basta a modificare il piacere.

Il paziente deve essere aiutato da un esperto di sessuologia clinica, iniziando a conoscere se stesso, i processi alla base del suo modo di rapportarsi con l’altro, l’esplorazione del proprio corpo a livello simbolico e pratico, lasciarsi andare al piacere in modo diverso e apprendere una nuova modalità di contatto. E’ importante anche lasciarsi andare e cedere il controllo, cosa non facile per queste persone, abituate ad un mondo tutto loro, conosciuto, rassicurante.

Per questo disturbo e per tutti gli altri (Disturbi dell’identità di genereAnorgasmia femminileDisturbo dell’eiaculazione maschileDisfunzione erettileDisturbo dell’eccitazione femminileDisturbo del desiderio ecc.) è importante non sentirsi soli e comprendere che ci sono dei professionisti competenti e pronti ad aiutare, poichè se il disagio è psicologico è anche superabile attraverso un percorso impegnativo ma soddisfacente. Tutti meritano di vivere la sessualità in modo libero e sereno.

Per avere una panoramica più ampia rispetto ai disturbi sessuali e alla sessuologia clinica contemporanea, potete guardare la mia intervista per Medicina Regione Lazio presso Radio Roma Capitale.

Per informazioni:
Dott.ssa Veronica Cicirelli – Psicologa, Psicosessuologa.
💌 veronica_cicirelli@hotmail.it
☎ 3775374456

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