Anorgasmia femminile. Difficoltà nel raggiungere il piacere.

Anorgasmia femminile.

Difficoltà nel raggiungere il piacere.

L’orgasmo femminile, è molto spesso sconosciuto alle donne e ancor di più agli uomini.

Differenza principale tra il raggiungimento del piacere maschile e quello femminile

Per gli uomini l’orgasmo è “utile” oltre che piacevole, poichè necessario per procreare, mentre nella donna questo piacere è importante e fine a se stesso ma non è necessario per procreare.

Perchè questa premessa?

Perchè spesso a causa di questa differenza, le donne sminuiscono il loro piacere e non pretendono di provarlo, poichè non è “necessario” per il completamento dell’amplesso. Un motivo ulteriore che spinge molte donne a non preoccuparsi del proprio piacere, è la difficoltà che spesso incontra una donna nel comprendere come donarsi o ricevere piacere.

Infatti il meccanismo alla base dell’orgasmo femminile è sicuramente più complesso di quello maschile. Per raggiungerlo ci vuole un pizzico di impegno in più e soprattutto di conoscenza del proprio corpo. Infatti per aiutare il partner a provocare il nostro piacere e farci raggiungere l’orgasmo, dovremmo prima di tutto sapere cosa e come ci piace raggiungerlo.

In cosa consiste tecnicamente l’orgasmo?

E’ uno spasmo involontario dei muscoli del terzo esterno della vagina, con contrazioni ritmiche dell’utero, della vagina e dell’ano (una ogni 0,8 secondi). Si parla di disturbo dell’orgasmo quando si ha la presenza di uno dei seguenti sintomi sperimentati durante quasi tutte o tutte le occasioni di attività sessuale:

  • Marcato ritardo o assenza nel raggiungimento dell’orgasmo
  • Marcata riduzione dell’intensità delle sensazioni orgasmiche
  • Questa disfunzione non dipende dall’assunzione di farmaci o sostanze.

Come classificare il disturbo

Come per gli altri disturbi, è utile classificare la difficoltà, ovvero se questa condizione si presenta lifelong (ovvero da sempre), oppure acquisita (inizia dopo un periodo di funzione sessuale normale), specificando anche se è generalizzata (non si limita a determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner) o situazionale (si verifica solo con certi tipi di stimolazione, situazioni o partner).

Le differenti manifestazioni dell’anorgasmia femminile:

  • Scarsa frequenza dell’orgasmo
  • Assenza dell’orgasmo durante il rapporto sessuale, ma non nella masturbazione
  • Totale assenza dell’orgasmo, anche nella masturbazione
  • Esperienza orgasmica sconosciuta (lifelong)

L’orgasmo è clitorideo o vaginale?

Questa storia dei due orgasmi è ormai ampiamente superata nella sessuologia, infatti in realtà non esiste distinzione. Entrambi sono indotti in modo prevalente dalla stimolazione del clitoride. Sono biologicamente indistinguibili, l’unica cosa che potrebbe distinguerli è la sensazione soggettiva del piacere rispetto alle diverse stimolazioni.

Da cosa può nascere la difficoltà di raggiungere il piacere?

L’anorgasmia è un effetto inibitorio dell’ansia dovuta a:

  • Paure sessuali
  • Traumi pregressi
  • Rapporto di non fiducia con il partner
  • Timore di perdere il controllo
  • Vergogna del proprio piacere

Oltre a nascere per uno di questi motivi (o altri che non ho nominato, perchè potrebbero essere infiniti).

Il disturbo può mantenersi e procratinare a causa di:

  • Ansia da prestazione: la donna vuole a tutti i costi provare l’orgasmo, per sentirsi “normale” e appagare il partner ed entra nel circolo vizioso dell’ansia.
  • Il vissuto di “fretta“: la fretta è la nemica n.1 dell’orgasmo, poichè più si vuole raggiungere accelerando i propri tempi, maggiormente ci si allontana dal piacere.
  • L’auto-osservazione ossessiva: il rapporto viene vissuto dalla donna in modo esterno, come se lo vivesse al di fuori del proprio corpo, con la conseguenza che ogni situazione passa attraverso il suo giudizio senza soffermarsi sulle emozioni.

Le donne anorgasmiche solitamente hanno la tendenza all’auto-rimprovero e senso di colpa, hanno le emozioni represse, la necessità di controllare se stesse e l’ambiente che le circonda e tendenza alla negatività.

Le reazioni che si possono avere rispetto all’anorgasmia sono principalmente due:

  1. Adattamento al sintomo: o queste donne allontanano l’idea dell’importanza dell’orgasmo e godono solamente degli aspetti non orgasmici della sessualità, oppure simulano l’orgasmo per compiacere il partner;
  2. Rabbia e ostilità: Il partner viene visto come egoista e viene utilizzato come capro espiatorio delle proprie difficoltà;

Per questo disturbo e per tutti gli altri (Disturbi dell’identità di genere, Disturbo dell’eiaculazione maschile, Disfunzione erettile, Disturbo dell’eccitazione femminile, Disturbo del desiderio)  è importante non sentirsi soli e comprendere che ci sono dei professionisti competenti e pronti ad aiutare, poichè se il disagio è psicologico è anche superabile attraverso un percorso impegnativo ma soddisfacente. Tutti si meritano di vivere la sessualità in modo libero e sereno.

Per avere una panoramica più ampia rispetto ai disturbi sessuali e alla sessuologia clinica contemporanea, potete guardare la mia intervista per Medicina Regione Lazio presso Radio Roma Capitale.

Per informazioni:
Dott.ssa Veronica Cicirelli – Psicologa, Psicosessuologa.
💌 veronica_cicirelli@hotmail.it
☎ 3775374456

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