I pericoli del web. Quali rischi corriamo?

I pericoli del web. Quali rischi corriamo?

Il web, la rete sociale del secolo, è tanto utile quanto insidiosa. Nonostante si senta spesso parlare dei rischi che si corrono sui social, non ci si sofferma abbastanza sulla sicurezza e sulla protezione rispetto ai pericoli in questione.

I social network occupano ormai uno spazio e un tempo notevole nella vita di tutti noi. È raro infatti trovare persone che, per esempio, che non abbiano un profilo sulle piattaforme più comuni come Facebook o Instagram. Ormai questi siti raccolgono una grande fetta di popolazione e hanno un impatto sociale su persone di tutte le età, ma soprattutto sui giovani.  Internet rappresenta infatti un contesto di esperienze e socializzazione irrinunciabile. Il tema dei social network è fondamentale poiché sono onnipresenti; il 24 agosto 2015, per la prima volta, un miliardo di persone si sono connesse su Facebook in un solo giorno. per quanto se ne voglia rimanere fuori o distanti, essi quotidianamente ci coinvolgono e direzionano i nostri interessi. I social network, tanto come idea quanto come applicazione pratica, non sono un problema bensì una risorsa. Tuttavia, essendo risorsa diffusissima e ancora lungi dall’essere in fase calante, essa ci pone degli interrogativi che non possono essere liquidati con approssimazione.

I giovani hanno un rapporto strettissimo con i social, avendoli acquisiti come un dato di fatto nel loro orizzonte comunicativo e di interazione sociale. I rischi, però, sono ben presenti al punto che si può creare una vera e propria realtà parallela da cui non si riesce più a uscire perdendo di vista due componenti essenziali della nostra vita: l’interazione umana viso a viso e il rapporto con la noia. Alcun persone hanno addirittura scelto di non usarli, andando controcorrente. Sono molti gli utilizzi positivi che se ne possono fare, ma alcuni sono nati anche comportamenti violenti, come nel caso del cyberbullismo,  del cyberstalking o della cyberpedofilia.  Contrastare simili fenomeni (dal momento che la violenza accade nel web e resti sospesa nell’etere) diventa sempre più difficile. La fragilità delle persone è poi una grande risorsa per i social:  il rischio dell’omologazione è fortissimo, tanto è vero che si è parlato di vera e propria “gogna mediatica”, quando per un articolo, un commento, una foto giudicata inappropriata si viene bersagliati dalle stilettate degli altri. In caratteri molto fragili questo comportamento può avere conseguenze anche gravi.


Gli errori da non fare: 

  • Chattare eccessivamente.

Il Web è un luogo meraviglioso ed è importante conoscerlo, navigarlo, passare del tempo in rete per coltivare passioni, amori o amicizie anche usando le chat… ma è importante che la vita in chat non diventi la tua vita. Continua a coltivare il tempo con gli amici, a incontrarli. La chat è formidabile quando ti aiuta a comunicare, non a nasconderti. È l’invenzione del secolo quando ti fa conoscere meglio i tuoi amici, non quando ti fa pensare che sono tutti amici. Se ne abusi, può darti una vera e propria dipendenza che ti impedisce di vedere tante cose bellissime e importantissime intorno a te. Se poi chatti anche di notte perdi ore di sonno, peggiori il rendimento lavorativo o scolastico nel caso dei più giovani.  Le 5 regole da ricordare quando si chatta:

1) La chat non è la tua vita reale. Capita, a volte, di incontrare non poche difficoltà nel fare amicizia. Dietro la tastiera del pc è infatti più facile e immediato trovare qualcuno disposto ad ascoltarti e a non farti sentire solo. Ricorda però che gli amici, quelli veri, sono le persone con le quali condividi i momenti della tua vita quotidiana e non chi, a volte persino con una finta identità, si nasconde dietro un pc.

2) Non abusare delle chat. La chat di per sé non è certo un male, rappresenta un modo veloce, nonché istantaneo, di comunicare, per alcuni però diventa l’unico mezzo per comunicare: ecco quindi che le ore trascorse davanti ad una chat si moltiplicano, fino ad assorbire il tempo che di norma andrebbe dedicato a tutte le altre, di certo più importanti, attività della giornata.

3) Non fingere di essere qualcun altro. Sii sempre te stesso. In tanti, infatti, per risultare più simpatici o semplicemente per divertimento, cercano di apparire in modo diverso rispetto a quello che sono realmente. A volte, si arriva a creare veri e propri profili fake. Ricorda che chi ha veramente voglia di conoscerti, lo farà indipendentemente dal tuo carattere e dal tuo essere.

4) Non dare troppa confidenza. Dietro un nickname può infatti nascondersi chiunque: non è detto che ci sia un qualcuno come te, alla ricerca magari di una semplice chiacchierata per ammazzare la noia del momento. Occhio quindi alle persone con cui chatti, cerca di contattare solo chi conosci e sta lontano dagli estranei.

5) Non usare la chat per insultare. La cosa più sbagliata da fare quando si chatta è certamente usare il fatto che si è ‘nascosti’ o comunque non esposti al 100% per insultare o denigrare chi sta dall’altra parte. Perché? Quali motivi ti spingono a farlo? Usare questo strumento per attaccare qualcuno, e sentirsi forte perché ‘protetti’ da uno schermo è da vigliacchi. Qualsiasi discussione o diverbio, ricorda, può essere risolto con la calma e l’intelligenza.

  • Condividere e postare foto senza viversi il momento.

Scattare foto e postare un selfie può essere un modo per condividere con gli altri come stiamo, per fargli sapere dove siamo e cosa facciamo. Ma spesso si pensa più al condividere il momento che a viverlo realmente. Non si pensa più ad apprezzare quello che c’è attorno a noi, a sentire le emozioni che ci circondano. I pericoli sono:

1) Far dipendere eccessivamente la propria autostima dal giudizio degli altri, espresso attraverso il numero di like o “cuori” nei social network.

2) Cercare di aderire a un modello “perfetto” o “desiderabile” (spesso irreale e inarrivabile) porta a nascondersi dietro un’immagine superficiale.

3) La comunicazione per immagini iper-semplifica, rischia di raccontare poco o in maniera distorta se stessi, impedendo legami autentici e rischiando di far perdere di vista la realtà, fatta di situazioni, contesti e relazioni.

4) Mai condividere queste informazioni  senza permesso: potresti infastidire o creare problemi alle persone alle quali. In più è anche un’azione illegale.

5) Niente scatti in bicicletta o mentre attraversi la strada o mentre si guida, perché metti in pericolo la tua vita e quella degli altri, poiché la distrazione non è gestibile.

  • Cliccare su link sconosciuti e immettere dati personali con non curanza.

Clicca con la testa, non è sempre un gioco. Se ti arriva una email che richiede l’inserimento delle tue credenziali di accesso per un servizio online, controlla sempre che il sito sia attendibile: potrebbero rubartele. Sul tuo browser, ad esempio, se c’è il disegno di un lucchetto chiuso prima dell’indirizzo web, sei in una connessione sicura. Quando ti chiedono l’iscrizione a un servizio online, leggi sempre con attenzione, potresti iscriverti senza volerlo a servizi a pagamento.

  • Taggare ed essere taggati con rispetto e consapevolezza.

Usa i social in modo responsabile, rispettando la privacy di tutti. Non condividere immagini private di persone che non lo sanno, sia se te l’hanno date loro, sia se non le conosci nemmeno. Quando tagghi qualcuno chiedi sempre il permesso: se per te può essere un gioco, non puoi mai sapere se per gli altri sia lo stesso. Infine scopri le impostazioni della privacy dei social network, e impara a difenderti da chi non ti rispetta.

  • Inviare foto intime.

Fai sempre attenzione a cosa invii e condividi, con chi lo fai e quali possono essere le conseguenze. Nell’incertezza o se ti senti un po’ in imbarazzo, meglio rimandare la decisione! Le foto pubblicate su Internet, anche se cancellate, possono essere state viste da molte persone oppure scaricate e ripubblicate da altri. Quando spedisci una foto potrebbe diffondersi in modi che non riesci a immaginare. Ricorda: prima pensare, poi inviare. (Approfondirò questo tema molto vasto in un altro articolo).

  • Condividere dati personali.

Le tue informazioni personali come numero di telefono, indirizzo, ma anche foto, pensieri intimi, ecc.. devono essere gestite solo da te e con grande intelligenza. Può succedere invece che fai l’errore di diffonderle a tutti, oppure che altri se ne impossessino. Ma potresti anche essere tu, senza volerlo, a violare la privacy di un altro. Rischi:

1) Incontri non graditi: Pubblicando informazioni come indirizzo di casa o scuola in cui vai, potresti senza volerlo farti raggiungere da chi non vorresti mai: scocciatori o peggio.

2) Una brutta figura per sempre: Su Internet è impossibile tornare davvero indietro. Se pubblichi qualcosa è per sempre. Se si tratta di foto o di frasi e opinioni che rivelano cose su di te che in futuro vorrai tenere nascoste, potresti subire dei danni. Chi lo sa come vivrai tra 10 anni? Potrebbero infastidire il tuo nuovo partner o crearti problemi a lavoro.

3) Diventi più fragile: Se diffondi certe informazioni personali potresti renderti vulnerabile all’azione di persone malintenzionate. Loro non aspettano altro per colpirti sulle cose più intime, che magari hai incautamente condiviso o spedito alla persona sbagliata.

4) Potresti subire frodi: Essere vittima di spam o altre truffe attraverso email, SMS ecc… Ma anche di ricerche di marketing non autorizzate. Senza dimenticare il brutto fenomeno del furto d’identità. Se parli e mostri troppo di te, gli stai dando materiale prezioso.

  • Offendere gli altri tramite social, gli haters.

Non nasconderti dietro false identità. Nel mondo virtuale valgono gli stessi principi che segui nel mondo reale: essere gentili, rispettosi, altruisti. Usa Internet per dare il meglio di te. I contenuti offensivi, così come il furto d’identità, oltre che perseguibili dalla legge fanno male a te e agli altri. Il bello e il brutto della rete dipendono anche da come ti comporti tu. L’ hating offende e ferisce attraverso messaggi pubblici e personali come post, foto, chat che vengono condivisi online: sono azioni per umiliare qualcuno davanti al pubblico della rete, in modo ripetuto nel tempo. Magari inizia tutto da uno scherzo, un brutto commento, una presa in giro… Presto però ti ritrovi in un incubo senza fine. Perché può colpirti anche a casa, ogni volta che sei online, con messaggi offensivi, foto ritoccate, post che parlano male di te. Magari aiuti l’haters e non lo sai: non girare, commentare, linkare messaggi che possono essere offensivi o dispiacere a qualcuno. Anche se non li hai inviati tu per primo, puoi far parte dei circolo vizioso dell’hating, magari senza accorgertene. Se ti capita di vedere o ricevere cose del genere, parlane, segnalalo, cerca di non rimanere neanche uno spettatore passivo. Gli haters fanno anche affidamento su questo.

 

Per informazioni:
Dott.ssa Veronica Cicirelli

Psicologa, Psicosessuologa, Psicoterapeuta in formazione Gestalt Psicosociale.

💌 veronica_cicirelli@hotmail.it

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